Il furto di Marco Carta non è mai esistito: il tribunale di Milano ha assolto il cantante dall’accusa di aver rubato sei magliette alla Rinascente.
Marco Carta è stato assolto anche in appello! Si chiude così, con tutta probabilità, la brutta vicenda che aveva visto protagonista il cantante sardo. Secondo quanto stabilito dal giudice Stefano Caramellino del tribunale di Milano e ribadito dalla Corte d’Appello di Milano, l’artista non ha commesso il furto di cui era accusato.
“Sono felicissimo“, ha commentato a caldo l’ex vincitore di Amici, raggiunto al telefono dal suo avvocato difensore Ciro Simone Giordano. Si chiude così quello che è stato un periodo da incubo per il cantante, tornato a giugno con un nuovo album Bagagli leggeri.
Marco Carta assolto dall’accusa di furto
L’ex vincitore di Sanremo era accusato di un furto avvenuto il 31 maggio alla Rinascente di sei magliette per un valore totale di circa 1200 euro. Il pm Nicola Rossato aveva chiesto nei suoi confronti otto mesi di carcere e una multa da 400 euro.
L’artista non si era presentato in aula nella mattina del 31 ottobre per assistere alla proiezione dei video delle telecamere di sorveglianza del magazzino, come riferito da Tgcom24, che aveva anticipato la prima assoluzione del cantante. Sui social, nel pomeriggio Carta aveva poi festeggiato con queste parole: “Non ho mai smesso di credere. È come se oggi mi svegliassi da un brutto sogno“.
Il processo contro l’amica di Marco Carta
Già alcuni mesi fa era stato stralciato il procedimento che riguardava Fabiana Muscas, l’infermiera 53enne amica di Marco Carta e con lui arrestata lo scorso 31 maggio. Nell’occasione, la donna (il cui arresto è stato convalidato) aveva chiesto, attraverso il suo legale Giuseppe Castellano, di poter svolgere lavori di pubblica utilità all’interno di un’associazione sarda che si occupa di aiutare le donne vittime della tratta della prostituzioni nel capoluogo isolano.
Il 20 gennaio la donna era stata ammessa all’istituto di messa alla prova. Nel corso del processo, la Muscas aveva dichiarato di aver compiuto il furto perché voleva fare un regalo di compleanno al suo beniamino.
Questo il post con cui il cantante aveva festeggiato l’assoluzione: